ESTERNO

SOSTENIBILITÀ

I MERLI Residenza di Campagna

La Tuscia in bici

Tradizioni e sostenibilità

Per noi la sostenibilità non è un’opzione ma uno stile di vita. A partire dalla gestione dell’energia e dell’acqua per finire alla gestione dei rifiuti.

Quando abbiamo acquistato “I Merli” avevamo in mente un’idea ben chiara dei lavori di ristrutturazione: anche a costo di un impegno economico leggermente superiore la nostra casa doveva avere l’impatto ambientale minore possibile. Non è stato facile anche perchè non potevamo regionevolmente stravolgere la struttura già consolidata dell’edificio, ma abbiamo intrapreso un cammino che ci ha portato, nel 2021, quasi ad azzerare le spese energetiche di una abitazione comunque dispendiosa in termini energetici.

Abbiamo installato un impianto fotovoltaico da 10KW che sopperisce alla gran parte delle necessità energetiche. Questo ci ha consentito di migliorare le nostre prestazioni anche in termini di emissioni di CO2. Il nostro sistema di climatizzazione, estivo e invernale, è alimentato elettricamente e se rinfrescare la casa in estate non è più un costo per noi, neanche riscaldarla in inverno con moderne pompe di calore, costituisce un grande consumo, inclusa la produzione di acqua calda sanitaria, sempre ottenuta con pompa di calore. L’irrigazione dell’orto e del giardino è alimentata da pompe che sfruttano il nostro fotovoltaico così come la pompa di ricircolo della piscina, per avere sempre acqua filtrata a costo energetico pari a zero. Anche la tecnologia più avanzata, la domotica, ci aiuta: abbiamo inserito dei moduli per l’automazione di molte funzioni gestibili anche da remoto.

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TETTOIA

I MERLI Residenza di Campagna

La Tuscia in bici

Il viaggio era iniziato, ed era iniziato felicemente con un morbido cielo azzurro e un mare calmo.

La seguirono sul ponte. Tutto il fumo e le case erano scomparsi, e la nave era fuori in un ampio spazio di mare molto fresco e limpido sebbene pallido nella prima luce. Avevano lasciato Londra seduta sul suo fango. Una linea d’ombra sottilissima si assottigliava all’orizzonte, appena abbastanza spessa da sopportare il peso di Parigi, che tuttavia vi gravava sopra. Erano liberi da strade, liberi dall’umanità, e la stessa euforia per la loro libertà li attraversava tutti.

La nave si stava facendo strada costantemente attraverso piccole onde che la schiaffeggiavano e poi sfrigolavano come acqua effervescente, lasciando un piccolo bordo di bolle e schiuma su entrambi i lati. L’incolore cielo di ottobre era appena coperto da nuvole, come da una scia di fumo di legna, e l’aria era meravigliosamente salata e frizzante. In effetti faceva troppo freddo per stare fermi. La signora Ambrose strinse il braccio in quello del marito, e mentre si allontanavano si poteva vedere dal modo in cui la sua guancia inclinata si avvicinava alla sua che aveva qualcosa di privato da comunicare.

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BARBEQUE

I MERLI Residenza di Campagna

La Tuscia in bici

Il viaggio era iniziato, ed era iniziato felicemente con un morbido cielo azzurro e un mare calmo.

La seguirono sul ponte. Tutto il fumo e le case erano scomparsi, e la nave era fuori in un ampio spazio di mare molto fresco e limpido sebbene pallido nella prima luce. Avevano lasciato Londra seduta sul suo fango. Una linea d’ombra sottilissima si assottigliava all’orizzonte, appena abbastanza spessa da sopportare il peso di Parigi, che tuttavia vi gravava sopra. Erano liberi da strade, liberi dall’umanità, e la stessa euforia per la loro libertà li attraversava tutti.

La nave si stava facendo strada costantemente attraverso piccole onde che la schiaffeggiavano e poi sfrigolavano come acqua effervescente, lasciando un piccolo bordo di bolle e schiuma su entrambi i lati. L’incolore cielo di ottobre era appena coperto da nuvole, come da una scia di fumo di legna, e l’aria era meravigliosamente salata e frizzante. In effetti faceva troppo freddo per stare fermi. La signora Ambrose strinse il braccio in quello del marito, e mentre si allontanavano si poteva vedere dal modo in cui la sua guancia inclinata si avvicinava alla sua che aveva qualcosa di privato da comunicare.

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PERGOLA FOTOVOLTAICA

I MERLI Residenza di Campagna

La Tuscia in bici

Il viaggio era iniziato, ed era iniziato felicemente con un morbido cielo azzurro e un mare calmo.

La seguirono sul ponte. Tutto il fumo e le case erano scomparsi, e la nave era fuori in un ampio spazio di mare molto fresco e limpido sebbene pallido nella prima luce. Avevano lasciato Londra seduta sul suo fango. Una linea d’ombra sottilissima si assottigliava all’orizzonte, appena abbastanza spessa da sopportare il peso di Parigi, che tuttavia vi gravava sopra. Erano liberi da strade, liberi dall’umanità, e la stessa euforia per la loro libertà li attraversava tutti.

La nave si stava facendo strada costantemente attraverso piccole onde che la schiaffeggiavano e poi sfrigolavano come acqua effervescente, lasciando un piccolo bordo di bolle e schiuma su entrambi i lati. L’incolore cielo di ottobre era appena coperto da nuvole, come da una scia di fumo di legna, e l’aria era meravigliosamente salata e frizzante. In effetti faceva troppo freddo per stare fermi. La signora Ambrose strinse il braccio in quello del marito, e mentre si allontanavano si poteva vedere dal modo in cui la sua guancia inclinata si avvicinava alla sua che aveva qualcosa di privato da comunicare.

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PARCHEGGIO

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La Tuscia in bici

Il viaggio era iniziato, ed era iniziato felicemente con un morbido cielo azzurro e un mare calmo.

La seguirono sul ponte. Tutto il fumo e le case erano scomparsi, e la nave era fuori in un ampio spazio di mare molto fresco e limpido sebbene pallido nella prima luce. Avevano lasciato Londra seduta sul suo fango. Una linea d’ombra sottilissima si assottigliava all’orizzonte, appena abbastanza spessa da sopportare il peso di Parigi, che tuttavia vi gravava sopra. Erano liberi da strade, liberi dall’umanità, e la stessa euforia per la loro libertà li attraversava tutti.

La nave si stava facendo strada costantemente attraverso piccole onde che la schiaffeggiavano e poi sfrigolavano come acqua effervescente, lasciando un piccolo bordo di bolle e schiuma su entrambi i lati. L’incolore cielo di ottobre era appena coperto da nuvole, come da una scia di fumo di legna, e l’aria era meravigliosamente salata e frizzante. In effetti faceva troppo freddo per stare fermi. La signora Ambrose strinse il braccio in quello del marito, e mentre si allontanavano si poteva vedere dal modo in cui la sua guancia inclinata si avvicinava alla sua che aveva qualcosa di privato da comunicare.

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ULIVETO

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La Tuscia in bici

Il viaggio era iniziato, ed era iniziato felicemente con un morbido cielo azzurro e un mare calmo.

La seguirono sul ponte. Tutto il fumo e le case erano scomparsi, e la nave era fuori in un ampio spazio di mare molto fresco e limpido sebbene pallido nella prima luce. Avevano lasciato Londra seduta sul suo fango. Una linea d’ombra sottilissima si assottigliava all’orizzonte, appena abbastanza spessa da sopportare il peso di Parigi, che tuttavia vi gravava sopra. Erano liberi da strade, liberi dall’umanità, e la stessa euforia per la loro libertà li attraversava tutti.

La nave si stava facendo strada costantemente attraverso piccole onde che la schiaffeggiavano e poi sfrigolavano come acqua effervescente, lasciando un piccolo bordo di bolle e schiuma su entrambi i lati. L’incolore cielo di ottobre era appena coperto da nuvole, come da una scia di fumo di legna, e l’aria era meravigliosamente salata e frizzante. In effetti faceva troppo freddo per stare fermi. La signora Ambrose strinse il braccio in quello del marito, e mentre si allontanavano si poteva vedere dal modo in cui la sua guancia inclinata si avvicinava alla sua che aveva qualcosa di privato da comunicare.

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PISCINA

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La Tuscia in bici

Il viaggio era iniziato, ed era iniziato felicemente con un morbido cielo azzurro e un mare calmo.

La seguirono sul ponte. Tutto il fumo e le case erano scomparsi, e la nave era fuori in un ampio spazio di mare molto fresco e limpido sebbene pallido nella prima luce. Avevano lasciato Londra seduta sul suo fango. Una linea d’ombra sottilissima si assottigliava all’orizzonte, appena abbastanza spessa da sopportare il peso di Parigi, che tuttavia vi gravava sopra. Erano liberi da strade, liberi dall’umanità, e la stessa euforia per la loro libertà li attraversava tutti.

La nave si stava facendo strada costantemente attraverso piccole onde che la schiaffeggiavano e poi sfrigolavano come acqua effervescente, lasciando un piccolo bordo di bolle e schiuma su entrambi i lati. L’incolore cielo di ottobre era appena coperto da nuvole, come da una scia di fumo di legna, e l’aria era meravigliosamente salata e frizzante. In effetti faceva troppo freddo per stare fermi. La signora Ambrose strinse il braccio in quello del marito, e mentre si allontanavano si poteva vedere dal modo in cui la sua guancia inclinata si avvicinava alla sua che aveva qualcosa di privato da comunicare.

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PRATO

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La Tuscia in bici

Il viaggio era iniziato, ed era iniziato felicemente con un morbido cielo azzurro e un mare calmo.

La seguirono sul ponte. Tutto il fumo e le case erano scomparsi, e la nave era fuori in un ampio spazio di mare molto fresco e limpido sebbene pallido nella prima luce. Avevano lasciato Londra seduta sul suo fango. Una linea d’ombra sottilissima si assottigliava all’orizzonte, appena abbastanza spessa da sopportare il peso di Parigi, che tuttavia vi gravava sopra. Erano liberi da strade, liberi dall’umanità, e la stessa euforia per la loro libertà li attraversava tutti.

La nave si stava facendo strada costantemente attraverso piccole onde che la schiaffeggiavano e poi sfrigolavano come acqua effervescente, lasciando un piccolo bordo di bolle e schiuma su entrambi i lati. L’incolore cielo di ottobre era appena coperto da nuvole, come da una scia di fumo di legna, e l’aria era meravigliosamente salata e frizzante. In effetti faceva troppo freddo per stare fermi. La signora Ambrose strinse il braccio in quello del marito, e mentre si allontanavano si poteva vedere dal modo in cui la sua guancia inclinata si avvicinava alla sua che aveva qualcosa di privato da comunicare.

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ORTO

Il nostro orto da autoconsumo.

Zucchine, pomodori, melanzane, peperoni, meloni, peperoncini, cetrioli, aglio, cipolla, carciofi, ecc. In mezzo all’uliveto, con un metodo molto “spontaneo”, piantiamo, lasciamo che crescano e raccogliamo molti prodotti per il consumo di casa. Senza concimi chimici ma solo con il compost prodotto dai nostri stessi scarti alimentari (rigorosamente non processati e principalmente vegetali, sfalci, avanzi casalinghi, ecc.) con poco lavoro ed una irrigazione a goccia che ottimizza l’usa dell’acqua di falda, sempre in ossequio alla conservazione delle risorse e della biodiversità. Ovviamente non usiamo nessun tipo di pesticida e condividiamo con qualche animale selvatico i frutti del nostro lavoro.

Le stagioni a Dogane sono complicate: un microclima che prolunga inverno e gelate e anticipa l’arrivo dell’autunno, rende il periodo di maggior produttività piuttosto corto e con molte incognite, spesso molto caldo ed arido. Noi realizziamo il nostro semenzaio in appositi cassoni riscaldati e facciamo diversi travasi per cercare di prevenire eventuali gelate e migliorare la continuità della produzione delle orticole che ci interessano.

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