Nome dell'autore: Ernesto

TETTOIA

I MERLI Residenza di Campagna

La Tuscia in bici

Il viaggio era iniziato, ed era iniziato felicemente con un morbido cielo azzurro e un mare calmo.

La seguirono sul ponte. Tutto il fumo e le case erano scomparsi, e la nave era fuori in un ampio spazio di mare molto fresco e limpido sebbene pallido nella prima luce. Avevano lasciato Londra seduta sul suo fango. Una linea d’ombra sottilissima si assottigliava all’orizzonte, appena abbastanza spessa da sopportare il peso di Parigi, che tuttavia vi gravava sopra. Erano liberi da strade, liberi dall’umanità, e la stessa euforia per la loro libertà li attraversava tutti.

La nave si stava facendo strada costantemente attraverso piccole onde che la schiaffeggiavano e poi sfrigolavano come acqua effervescente, lasciando un piccolo bordo di bolle e schiuma su entrambi i lati. L’incolore cielo di ottobre era appena coperto da nuvole, come da una scia di fumo di legna, e l’aria era meravigliosamente salata e frizzante. In effetti faceva troppo freddo per stare fermi. La signora Ambrose strinse il braccio in quello del marito, e mentre si allontanavano si poteva vedere dal modo in cui la sua guancia inclinata si avvicinava alla sua che aveva qualcosa di privato da comunicare.

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BARBEQUE

I MERLI Residenza di Campagna

La Tuscia in bici

Il viaggio era iniziato, ed era iniziato felicemente con un morbido cielo azzurro e un mare calmo.

La seguirono sul ponte. Tutto il fumo e le case erano scomparsi, e la nave era fuori in un ampio spazio di mare molto fresco e limpido sebbene pallido nella prima luce. Avevano lasciato Londra seduta sul suo fango. Una linea d’ombra sottilissima si assottigliava all’orizzonte, appena abbastanza spessa da sopportare il peso di Parigi, che tuttavia vi gravava sopra. Erano liberi da strade, liberi dall’umanità, e la stessa euforia per la loro libertà li attraversava tutti.

La nave si stava facendo strada costantemente attraverso piccole onde che la schiaffeggiavano e poi sfrigolavano come acqua effervescente, lasciando un piccolo bordo di bolle e schiuma su entrambi i lati. L’incolore cielo di ottobre era appena coperto da nuvole, come da una scia di fumo di legna, e l’aria era meravigliosamente salata e frizzante. In effetti faceva troppo freddo per stare fermi. La signora Ambrose strinse il braccio in quello del marito, e mentre si allontanavano si poteva vedere dal modo in cui la sua guancia inclinata si avvicinava alla sua che aveva qualcosa di privato da comunicare.

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PERGOLA FOTOVOLTAICA

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La Tuscia in bici

Il viaggio era iniziato, ed era iniziato felicemente con un morbido cielo azzurro e un mare calmo.

La seguirono sul ponte. Tutto il fumo e le case erano scomparsi, e la nave era fuori in un ampio spazio di mare molto fresco e limpido sebbene pallido nella prima luce. Avevano lasciato Londra seduta sul suo fango. Una linea d’ombra sottilissima si assottigliava all’orizzonte, appena abbastanza spessa da sopportare il peso di Parigi, che tuttavia vi gravava sopra. Erano liberi da strade, liberi dall’umanità, e la stessa euforia per la loro libertà li attraversava tutti.

La nave si stava facendo strada costantemente attraverso piccole onde che la schiaffeggiavano e poi sfrigolavano come acqua effervescente, lasciando un piccolo bordo di bolle e schiuma su entrambi i lati. L’incolore cielo di ottobre era appena coperto da nuvole, come da una scia di fumo di legna, e l’aria era meravigliosamente salata e frizzante. In effetti faceva troppo freddo per stare fermi. La signora Ambrose strinse il braccio in quello del marito, e mentre si allontanavano si poteva vedere dal modo in cui la sua guancia inclinata si avvicinava alla sua che aveva qualcosa di privato da comunicare.

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PARCHEGGIO

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Il viaggio era iniziato, ed era iniziato felicemente con un morbido cielo azzurro e un mare calmo.

La seguirono sul ponte. Tutto il fumo e le case erano scomparsi, e la nave era fuori in un ampio spazio di mare molto fresco e limpido sebbene pallido nella prima luce. Avevano lasciato Londra seduta sul suo fango. Una linea d’ombra sottilissima si assottigliava all’orizzonte, appena abbastanza spessa da sopportare il peso di Parigi, che tuttavia vi gravava sopra. Erano liberi da strade, liberi dall’umanità, e la stessa euforia per la loro libertà li attraversava tutti.

La nave si stava facendo strada costantemente attraverso piccole onde che la schiaffeggiavano e poi sfrigolavano come acqua effervescente, lasciando un piccolo bordo di bolle e schiuma su entrambi i lati. L’incolore cielo di ottobre era appena coperto da nuvole, come da una scia di fumo di legna, e l’aria era meravigliosamente salata e frizzante. In effetti faceva troppo freddo per stare fermi. La signora Ambrose strinse il braccio in quello del marito, e mentre si allontanavano si poteva vedere dal modo in cui la sua guancia inclinata si avvicinava alla sua che aveva qualcosa di privato da comunicare.

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ULIVETO

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La Tuscia in bici

Il viaggio era iniziato, ed era iniziato felicemente con un morbido cielo azzurro e un mare calmo.

La seguirono sul ponte. Tutto il fumo e le case erano scomparsi, e la nave era fuori in un ampio spazio di mare molto fresco e limpido sebbene pallido nella prima luce. Avevano lasciato Londra seduta sul suo fango. Una linea d’ombra sottilissima si assottigliava all’orizzonte, appena abbastanza spessa da sopportare il peso di Parigi, che tuttavia vi gravava sopra. Erano liberi da strade, liberi dall’umanità, e la stessa euforia per la loro libertà li attraversava tutti.

La nave si stava facendo strada costantemente attraverso piccole onde che la schiaffeggiavano e poi sfrigolavano come acqua effervescente, lasciando un piccolo bordo di bolle e schiuma su entrambi i lati. L’incolore cielo di ottobre era appena coperto da nuvole, come da una scia di fumo di legna, e l’aria era meravigliosamente salata e frizzante. In effetti faceva troppo freddo per stare fermi. La signora Ambrose strinse il braccio in quello del marito, e mentre si allontanavano si poteva vedere dal modo in cui la sua guancia inclinata si avvicinava alla sua che aveva qualcosa di privato da comunicare.

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PISCINA

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La seguirono sul ponte. Tutto il fumo e le case erano scomparsi, e la nave era fuori in un ampio spazio di mare molto fresco e limpido sebbene pallido nella prima luce. Avevano lasciato Londra seduta sul suo fango. Una linea d’ombra sottilissima si assottigliava all’orizzonte, appena abbastanza spessa da sopportare il peso di Parigi, che tuttavia vi gravava sopra. Erano liberi da strade, liberi dall’umanità, e la stessa euforia per la loro libertà li attraversava tutti.

La nave si stava facendo strada costantemente attraverso piccole onde che la schiaffeggiavano e poi sfrigolavano come acqua effervescente, lasciando un piccolo bordo di bolle e schiuma su entrambi i lati. L’incolore cielo di ottobre era appena coperto da nuvole, come da una scia di fumo di legna, e l’aria era meravigliosamente salata e frizzante. In effetti faceva troppo freddo per stare fermi. La signora Ambrose strinse il braccio in quello del marito, e mentre si allontanavano si poteva vedere dal modo in cui la sua guancia inclinata si avvicinava alla sua che aveva qualcosa di privato da comunicare.

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PRATO

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La nave si stava facendo strada costantemente attraverso piccole onde che la schiaffeggiavano e poi sfrigolavano come acqua effervescente, lasciando un piccolo bordo di bolle e schiuma su entrambi i lati. L’incolore cielo di ottobre era appena coperto da nuvole, come da una scia di fumo di legna, e l’aria era meravigliosamente salata e frizzante. In effetti faceva troppo freddo per stare fermi. La signora Ambrose strinse il braccio in quello del marito, e mentre si allontanavano si poteva vedere dal modo in cui la sua guancia inclinata si avvicinava alla sua che aveva qualcosa di privato da comunicare.

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Camino

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La nave si stava facendo strada costantemente attraverso piccole onde che la schiaffeggiavano e poi sfrigolavano come acqua effervescente, lasciando un piccolo bordo di bolle e schiuma su entrambi i lati. L’incolore cielo di ottobre era appena coperto da nuvole, come da una scia di fumo di legna, e l’aria era meravigliosamente salata e frizzante. In effetti faceva troppo freddo per stare fermi. La signora Ambrose strinse il braccio in quello del marito, e mentre si allontanavano si poteva vedere dal modo in cui la sua guancia inclinata si avvicinava alla sua che aveva qualcosa di privato da comunicare.

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Cucina

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La nave si stava facendo strada costantemente attraverso piccole onde che la schiaffeggiavano e poi sfrigolavano come acqua effervescente, lasciando un piccolo bordo di bolle e schiuma su entrambi i lati. L’incolore cielo di ottobre era appena coperto da nuvole, come da una scia di fumo di legna, e l’aria era meravigliosamente salata e frizzante. In effetti faceva troppo freddo per stare fermi. La signora Ambrose strinse il braccio in quello del marito, e mentre si allontanavano si poteva vedere dal modo in cui la sua guancia inclinata si avvicinava alla sua che aveva qualcosa di privato da comunicare.

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POZZI

Dalle nostre piante otteniamo un ottimo olio extravergine di oliva. L’uliveto è certificato DOP Tuscia Viterbese, composto da 100% cultivar Canino. Trattiamo leggermente il terreno solo con concime biologico e trattamenti (pochi) con zolfo e rame. Contrariamente a molti contadini il nostro obiettivo è di ottenere il miglior olio possibile per il nostro stesso consumo. Perciò usiamo metodi tradizionali di coltivazione, senza nessun tipo di intervento chimico, senza irrigazione

Le olive sono raccolte a inizio ottobre, portate entro la giornata al frantoio cooperativo (pluripremiato) dove verranno molite entro la serata. Otteniamo così un olio piccantino e amarognolo, sintomo di ottimi valori di acidità e polifenoli. La resa è minore ma la qualità dell’olio è eccellente.

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